BLOCKCHAIN un modo per liberare il mercato utilizzando le catene.
Cos’è, come funziona e gli ambiti applicativi in Italia
Fra gli addetti ai lavori dell’IT il dibattito è in corso: sarà questo il paradigma che potrà trasformare per sempre il modo in cui operano Pubbliche Amministrazioni, mondo bancario, imprese, mondo dell’arte e della cultura?
È trascorso un decennio dalla nascita della tecnologia blockchain e a questo punto la si può ritenere abbastanza matura da considerarla un paradigma oltre ad una piattaforma innovativa in grado di fornire nuove risposte a tanti e diversi bisogni di imprese, organizzazioni, cittadini e consumatori.
La blockchain, a differenza di altre innovazioni tecnologiche, si riferisce a temi e concetti che possono apparire molto diversi e lontani tra loro, che abitualmente non associamo all’innovazione digitale: la fiducia, la responsabilità, la comunità, la decentralizzazione. In più, accanto a questi ce ne sono altri che hanno una forte relazione con la tecnologia, ma che a loro volta non sono “consueti” come i temi della trasparenza, dell’immutabilità, della condivisione e della “competizione” nel raggiungimento di un risultato.
Nel cercare di comprendere cos’è la blockchain ci si affida in molti casi alle definizioni che vengono proposte, cercando di qualificarle. La blockchain è stata definita la nuova generazione di Internet, o meglio ancora la Nuova Internet.
Queste definizioni tendono ad affiancare la blockchain alla Internet of People, o Internet delle persone che usiamo e frequentiamo ogni giorno che si è a sua volta estesa alla Internet of Things o Internet delle cose per arrivare a creare e rappresentare la Internet del Valore sulla base di caratteristiche quali: Decentralizzazione, Trasparenza, Sicurezza, Immutabilità, Consenso, Responsabilità, Programmabilità.
Questi principi hanno fatto sì che la blockchain sia diventata la declinazione in digitale di un nuovo concetto di fiducia al punto che non è azzardato dire che la blockchain assume anche un valore per certi aspetti di tipo “sociale e politico”.
In questo caso la blockchain è da percepire come una piattaforma che consente lo sviluppo e la concretizzazione di una nuova forma di rapporto sociale, che grazie alla partecipazione di tutti è in grado di garantire a tutti la possibilità di verificare, di “controllare”, di disporre di una totale trasparenza sugli atti e sulle decisioni, che vengono registrati in archivi che hanno caratteristica di essere inalterabili, immodificabili e dunque immuni da corruzione.
La tecnologia Blockchain, quindi, è una vera e propria rivoluzione “sociale e politica”, oltre che del mondo dell’innovazione digitale, in quanto le sue funzionalità e caratteristiche possono essere utilizzate in tanti settori della vita quotidiana quali:
Sanità: creare cartelle cliniche in un database condivisibile e immutabile consultabile dal personale medico. Con la possibilità di conoscere l’intera storia clinica di un paziente.
Retail: migliorare la customer experience negli store nonché rendere i pagamenti più veloci e sicuri.
Pubblica amministrazione: ottenere un’identità digitale sicura e condivisa attraverso un rapido accesso ai dati della pubblica amministrazione in modo da snellire le pratiche burocratiche grazie ad una gestione più snella e rapida.
Mondo dell’arte: per l’art business solutions, la blockchain mette a disposizione strumenti a supporto della provenance, per il tracciamento dello storico delle opere d’arte e la loro gestione, senza escludere la verifica dell’autenticità. Inoltre attraverso la tokenizzazione, o “cartolarizzazione” di un’opera d’arte, si può prevedere la suddivisione in più parti di un’opera d’arte unica, con possibilità di vendere quote di proprietà, creando le condizioni per un mercato con maggiore “liquidità”, partecipato e quindi molto più grande, offrendo dei veri e propri token o microtitoli di proprietà.
Gestione delle risorse umane: controllare la veridicità delle precedenti esperienze lavorative e verificare i curriculum.
Agrifood: verificare la certificazione dei prodotti agricoli e la tracciabilità, lungo tutta la supply chain.
Assicurazioni: ridurre i costi delle piattaforme di gestione.
Banking e finance: è il settore dove l’applicazione è più coerente con l’idea alla base della tecnologia portante delle criptovalute. Non essendoci più intermediari nelle transazioni e nei pagamenti digitali, i costi delle commissioni sarebbero azzerati. Si possono ottenere transazioni più veloci e a basso costo.
Assicurazioni: prevenire frodi e riduzione dei costi delle piattaforme di gestione.
Privacy: certificare qualità e tipologia dei dati trattati e gestire consensi e finalità in modo lecito ed appropriato.
PA